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A Viareggio, lungo la darsena, c'è un ristorantino dal nome emblematico, "pensavo peggio". Mi è venuto in mente perchè probabilmente riassume la strategia di marketing di questo volume, dare diversi indizi che abbassino le aspettative per poi stupire favorevolmente. La pagina del kickstarter disadorna e scritta in un inglese traballante, editore alla prima esperienza, poco "starpower" e demosceners riluttanti a confermare di essere stati coinvolti. Una cialtronata è rimasta anche nel volume stampato, in quarta di copertina campeggia in argento il logo dell' editore e relativo sito web, peccato sia sbagliato. Il seme del dubbio era piantato.
Già ad una sommaria sfogliata si intuisce che la direzione editoriale è completamente opposta rispetto a Freaks, nessuna velleità storiografica nè didascalica: nessuna prefazione, nessun box che introduca concetti o termini, solo ricordi affidati alle immagini e ai testi delle interviste. Assomiglia più ad una raccolta della colonna dedicata su AmigaFuture che ad una narrazione organica e filologica. E' mia convinzione che le produzioni della demoscene appartengano ad un colorato barocco che rifugge l'essere messo in una cornice, intrappolato nella staticità della carta; gli espedienti narrativi per parlarne efficacemente sono di evocare i ricordi del lettore (facile visto che la selezione prevede quasi tutti classici del genere) oppure di pizzicarne le corde della curiosità. Missione compiuta in entrambi i casi, per quanto mi riguarda. I contenuti che ho trovato di maggior valore sono comunque gli aneddoti, le curiosità, i fogli a quadretti con appunti e storyboard, gli schizzi e le fonti di ispirazione usate per le realizzazioni grafiche. Nonostante abbia letto avidamente svariati disk-magazine negli anni, molto di quanto riportato nelle pagine è fresco o addirittura inedito e sempre molto evocativo. La maggior parte delle pagine sono di color nero ma, abbastanza miracolosamente, il potere di cattura e ritenzione delle impronte è molto basso. Questa scelta del fondo nero ha però, presumo, reso necessario prendere delle decisioni tecniche per la stampa. Le riproduzioni "scontornate" di alcune schermate presentano un alone chiaro, artificio usato probabilmente per aumentare il contrasto con detto sfondo nero. In altri casi, comunque pochissimi, invece di accentuare si sono sfumati alcuni contorni. La differenza tra scelta tecnica assolutamente sostenibile e difendibile e delitto alle fondamenta della pixel-art stanno nell'occhio di chi sfoglia; sono stato super-sayan di pignoleria, magari questi tratti non sono così evidenti in assoluto o su altre stampe, in ogni caso la qualità generale del volume è molto alta. Non sono stato breve ma ho fatto attenzione a non fare alcuno spoiler, mi piacerebbe anche sentire il vostro parere a riguardo. Possibili spunti di discussione: perchè Dr.Procton non ha ancora ricevuto il libro nonostante sia tra i finanziatori? perchè il libro arriva solo fino al '93 privandoci di Nexus7, Roots, Jesus Christ motocross, Lapsuus ecc. ? Perchè mancano TeknoMerda e tutte le opere di Void?
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